Nella puglia dell’Alta Murgia i forni tradizionali in pietra fanno ancora parte del paesaggio urbano: realizzati nell'Ottocento, hanno tipiche cappe molto alte, pale dai manici lunghissimi, bocche capaci di ospitare anche più di 300 chili di pane.
L'ingrediente base di questo pane straordinario è la semola rimacinata di grano duro dell'Alta Murgia barese, mescolata con lievito naturale a pasta acida, acqua tiepida e sale marino. L’impasto viene fatto lievitare fino a 4 ore, ricoperto da un panno di cotone, quindi viene modellato secondo il peso desiderato.
La cottura, in forno a legna e alla temperatura di 200-300°C, si protrae per circa un'ora e mezza.
Il pane di Altamura, in provincia di Bari, si caratterizza per la tipica forma di cappello a falda larga e per la crosta dorata; pesa solitamente intorno al chilo, ma è anche disponibile in pezzature più grandi, tradizionalmente preferite dai contadini per la lunga conservabilità.
Al naso, il pane di Altamura ha profumi più o meno tostati, a volte si arriva alle note di caffè, in bocca è solubile, pastoso, quando è fresco; compatto ma pur sempre di eccellente masticabilità anche dopo parecchi giorni. Nel finale della degustazione spesso si percepiscono note vanigliate.
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