lunedì 31 ottobre 2011

Sapori della Puglia...


Caciocavallo podolico del Gargano (Provincia di Foggia)

Vie del gusto

Una mandria di vacche Podoliche al pascolo nella puglia garganica, nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, è uno spettacolo che non si dimentica. 
Con il loro profilo rettilineo, lo sguardo acceso, le larghe corna solenni, il mantello grigio che brilla sullo sfondo di boschi e macchia mediterranea, ispirano una sorta di sacrale tranquillità. Ma ammirarle è un conto, allevarle un altro. 

Con il latte si fanno formaggi straordinari, primo fra tutti è però il Caciocavallo Podolico tipico del Gargano, prodotto in ridottissime quantità e solo in certi periodi dell’anno. Si può comprendere dunque come questa razza, un tempo dominante sul territorio italiano, sia ormai confinata nelle poche aree della puglia dove il pascolo è avaro, l’acqua poca e difficile la sopravvivenza. 

Il nucleo presente nella puglia garganica è ancora relativamente consistente, ma i caciocavalli del Gargano sono di fatto destinati al consumo familiare o a una commercializzazione rigidamente pugliese. 

Il Caciocavallo Podolico è un formaggio nobile, che non viene usato in cucina, ma soltanto da tavola. Ha una straordinaria attitudine all’invecchiamento. Anzi, solo dopo parecchi mesi assume le sue particolari caratteristiche organolettiche: quei sentori di erbe sfalciate, di fiori amari, di vaniglia e spezie che ne fanno uno dei formaggi stagionati più aromatici in Italia.

Ieri nella bellissima Minervino Murge ha avuto luogo:" la SAGRA del FUNGO CARDONCELLO !"

La Puglia: una terra dai mille volti, mai uguale a se stessa!

Un mosaico fatto di sabbia e roccia, montagna lussureggiante di vegetazione 
e campi di grano, frutteti ed olivi a perdita d’occhio, colline pietrose, tranquille
lagune e cavità sotterranee, segnato, plasmato e modificato dall’uomo che nei 
secoli ha reso fertile ed opulenta - senza lasciare vuoti - una terra destinata
probabilmente ad una sete perenne, erigendovi dolmen e menhir, castelli e

cattedrali, abbazie e santuari, musei e palazzi, ville e masserie, torri e trulli. 

Oggi chi sceglie la Puglia troverà tutto questo e molto altro ancora, 
perché 
la Puglia è una terra di arti, civiltà, colori, tradizioni e sapori 
per tutte le stagioni...

La città

Minervino Murge è un comune pugliese della Provincia
di Andria-Barletta-Trani noto anche come il balcone delle
Puglie per la sua posizione di dominio sulla valle dell'Ofanto 
e interamente inserito nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia.

Dalle origini risalenti addirittura a 2000 anni prima di Cristo, 
con molta probabilità fu fondato dalle popolazioni Japigie
quindi fu colonia Romana. Secondo la leggenda, Minervino
Murge fu fondata nel 216 a.C. quando alcuni legionari romani,
 scampati alla Battaglia di Canne, trovarono riparo sulle Murge. 
Qui s'innamorarono delle pastorelle del luogo e decisero di rimanerci,
celebrando i riti nuziali in una grotta che loro stessi dedicarono alla dea Minerva
(l'attuale grotta di San Michele).

Oggi Minervino Murge è un'importante centro agricolo, particolarmente votato
alle coltivazioni cerealicole e olivicole, tant'è che il comune è parte 
dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio. Molto diffuse anche le coltivazioni 
di uva e mandorle.

Di particolare rilievo è anche il settore dell'estrazione di pietre da costruzione

Cosa vedere

Molto interessante è il patrimonio artistico e architettonico conservato negli edifici religiosi 
della città.

Tra tutti, la Cattedrale dell'Assunta
una costruzione di origine medievale consacrata
nel 1608 al cui interno sono ancora visibili alcuni
resti della sua costruzione primitiva.

Molto suggestiva è la Grotta di San Michele oggi dedicata al culto di 
San Michele Arcangelo, una cavità carsica formatasi circa 2 milioni di anni fa, probabilmente già frequentata in età paleocristiana, e posta proprio ai piedi 
della cittadina.
 
Da citare è anche la Chiesa dell'Immacolata Concezione
edificata nel 1794 dalla ricca facciata barocca a due ordini conpresa tra 
due campanili.
 
Tra le più importanti testimonianze di carattere civile e militare, il Castello
risalente al XIV secolo ed oggi ridotto a Palazzo, la Torre Ottocentesca 
e l'Orologio Vecchio.

Nella Villa Comunale non passa inosservato il Faro Votivo, alto ben 32 m. 
Edificato in piena epoca fascista per commemorare i caduti fascisti, dopo la 
caduta del regime è stato convertito alla commemorazione di tutti i martiri 
di Puglia.

Nel centro storico denominato Scesciola vi è la cosiddetta Casa delle streghe
dove si suppone che nella seconda metà dell'Ottocento abbia vissuto, una famosa 
veggente riconosciuta con il nome di Eusapia Palladino, cui si rivolgevano anche 
gli zar di Russia.

Dal punto di vista naturalistico, di particolare bellezza è l'area del Lago Loconte
un invaso artificiale con una diga in terra battuta, seconda in tutta Europa per 
grandezza.

Infine, il Bosco Artificiale di Acquatetta, che con i suoi 1083 ettari di 
estensione è sicuramente il più grande della Provincia di Barletta-Andria-Trani 
e tra i maggiori di tutta la Puglia. Tra le specie vegetali più importanti che vi si 
possono trovare esemplari spontanei di roverella, querce spinose e lecci.

Eventi

  • Martedì Grasso - Carnevale di Minervino Murge
  • 15 giorni dopo la Pasqua - Celebrazioni in onore della 
  • Madonna del Sabato
  • Ultima domenica di Aprile - Sagra dell'Agnello
  • 29 Settembre - Celebrazioni in onore del patrono 
  • San Michele Arcangelo
  • Ultima domenica di Ottobre - Sagra del fungo cardoncello 
  • e della salsiccia

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